Che cos’è Ephydatia fluviatilis? Un tesoro nascosto sotto la superficie
Nel silenzioso mondo sommerso dei laghi italiani, tra cui il maestoso Lago di Garda, si nasconde una delle creature più antiche e sorprendenti dell’ecosistema d’acqua dolce: la spugna d’acqua dolce Ephydatia fluviatilis. Questo organismo, spesso trascurato dai visitatori occasionali, rappresenta un vero gioiello di biodiversità locale.
Appartenente al phylum dei Poriferi, questa spugna è uno dei pochi rappresentanti di questo gruppo adattatosi con successo agli habitat d’acqua dolce. A differenza delle celebri cugine marine, Ephydatia fluviatilis si distingue per il suo caratteristico colore verde chiaro o giallo-verdastro, risultato di una straordinaria relazione simbiotica con alghe microscopiche chiamate zoochlorelle.

Una perfetta simbiosi: il segreto del colore verde
Il colore vivace di Ephydatia fluviatilis non è casuale, ma il risultato di una sofisticata strategia di sopravvivenza. Le alghe verdi microscopiche (zoochlorelle) vivono nei tessuti della spugna creando un’alleanza vantaggiosa per entrambi:
- Le alghe producono nutrienti attraverso la fotosintesi, fornendo energia alla spugna ospite
- La spugna offre alle alghe protezione e un habitat stabile in cui moltiplicarsi
- Questa collaborazione permette alla spugna di prosperare anche in ambienti con scarse risorse alimentari
Questa simbiosi rappresenta uno degli esempi più affascinanti di cooperazione tra organismi diversi nei nostri ecosistemi d’acqua dolce.
Habitat e distribuzione: dove trovare Ephydatia fluviatilis
Se sei un appassionato di immersioni in acque dolci o semplicemente curioso di osservare questi organismi, ecco dove puoi trovare Ephydatia fluviatilis:
- Substrati duri come rocce, legni sommersi, e strutture artificiali
- Zone con acqua ben ossigenata e moderatamente illuminata
- Profondità variabili, ma preferibilmente entro i primi 10 metri
- Laghi e fiumi a lento scorrimento di tutta Europa, inclusi numerosi bacini italiani
- Particolarmente diffusa nel Lago di Garda, grazie alle sue acque limpide e ricche di nutrienti
La presenza di queste spugne è particolarmente evidente durante i mesi primaverili ed estivi, quando le condizioni sono ottimali per la loro crescita.
Il ciclo vitale: sopravvivere all’inverno con le gemmule
Una delle caratteristiche più straordinarie di Ephydatia fluviatilis è la sua capacità di adattarsi alle variazioni stagionali tipiche dei nostri ambienti lacustri. Con l’avvicinarsi dell’inverno e il conseguente abbassamento delle temperature, la spugna attiva un sofisticato meccanismo di sopravvivenza:
- Produce gemmule, piccole strutture sferiche ricche di cellule e sostanze nutritive
- Le gemmule sono protette da un rivestimento resistente che le difende dal freddo e dal disseccamento
- Durante l’inverno, la spugna adulta può degenerare completamente
- In primavera, quando le condizioni tornano favorevoli, le gemmule si “risvegliano” e sviluppano nuovi individui
Questo ciclo rappresenta un adattamento evolutivo straordinario che ha permesso a questi organismi primitivi di colonizzare con successo gli ambienti d’acqua dolce, notoriamente più variabili e imprevedibili rispetto a quelli marini.
Un filtro naturale per le nostre acque
Ephydatia fluviatilis non è solo una curiosità biologica, ma svolge un ruolo ecologico fondamentale. Come tutti i Poriferi, è un efficiente organismo filtratore:
- Pompa costantemente acqua attraverso il suo corpo poroso
- Cattura e consuma batteri, microalghe e particelle organiche in sospensione
- Contribuisce attivamente alla purificazione delle acque
- Una singola colonia può filtrare diversi litri d’acqua ogni giorno
Questa capacità rende le spugne d’acqua dolce preziosi alleati naturali per il mantenimento dell’equilibrio ecologico nei nostri ecosistemi lacustri.
Bioindicatore di qualità ambientale
La presenza di colonie sane di Ephydatia fluviatilis è un segnale positivo per la salute dell’ecosistema. Questi organismi sono infatti considerati bioindicatori affidabili:
- Sono sensibili all’inquinamento e alla degradazione dell’habitat
- Richiedono acque ben ossigenate e relativamente pulite
- La loro abbondanza è correlata positivamente con la biodiversità complessiva
- Un declino nelle popolazioni di spugne può segnalare problemi ambientali emergenti
Monitorare la presenza e la salute delle colonie di Ephydatia fluviatilis può quindi fornire informazioni preziose sullo stato di conservazione dei nostri laghi.
Curiosità: può essere usata come vera spugna?
Nonostante il nome e l’aspetto, le spugne d’acqua dolce non sono adatte all’uso domestico come le loro controparti marine. Mentre le spugne marine commerciali (come Spongia officinalis) hanno uno scheletro flessibile composto da spongina, Ephydatia fluviatilis possiede uno scheletro interno formato da spicole silicee – minuscoli aghi di silice che la renderebbero decisamente scomoda per l’igiene personale!
Conservazione e minacce
Come molti organismi acquatici, anche Ephydatia fluviatilis affronta diverse sfide per la sopravvivenza:
- Inquinamento delle acque da fertilizzanti, pesticidi e scarichi urbani
- Alterazione degli habitat dovuta a interventi umani sulle coste
- Competizione con specie aliene invasive
- Cambiamenti climatici che modificano temperatura e chimica delle acque
Proteggere gli ecosistemi lacustri significa anche salvaguardare questi affascinanti organismi e il loro contributo all’equilibrio naturale.
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Se sei un subacqueo o semplicemente un amante della natura interessato a osservare queste affascinanti creature nei loro habitat naturali:
- Scegli immersioni primaverili ed estive quando le colonie sono più sviluppate
- Esplora aree rocciose ben illuminate a profondità moderate
- Porta una lente d’ingrandimento subacquea per apprezzare i dettagli
- Non toccare o danneggiare le colonie, sono organismi delicati
- Documenta i tuoi avvistamenti con fotografie ravvicinate
L’osservazione rispettosa di Ephydatia fluviatilis può regalarti un’esperienza di connessione profonda con uno degli organismi più antichi e affascinanti dei nostri ecosistemi d’acqua dolce.
Conclusione: un tesoro nascosto da proteggere
Le spugne d’acqua dolce come Ephydatia fluviatilis, la spugna d’acqua dolce del Lago di Garda, rappresentano un patrimonio naturale inestimabile dei nostri laghi, testimoni viventi di miliardi di anni di evoluzione e parte integrante dell’equilibrio ecologico. Conoscerle, ammirarle e proteggerle significa contribuire alla conservazione della ricchezza biologica dei nostri preziosi ecosistemi d’acqua dolce.
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