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Gradient Factors nei Computer Subacquei: Storia, Utilizzo Attuale e Guida alla Configurazione

Gradient Factors nei Computer Subacquei: Storia, Utilizzo Attuale e Guida alla Configurazione

Introduzione ai Gradient Factors nei Computer Subacquei

I gradient factors nei computer subacquei sono parametri chiave per una decompressione personalizzabile e sicura durante le immersioni tecniche. Questi fattori di gradiente permettono di regolare la risalita verso la superficie in modo da minimizzare il rischio di malattia da decompressione (MDD). In questo articolo scoprirai la storia, l’uso attuale e i consigli su come impostare i gradient factors nel computer subacqueo per ottimizzare la sicurezza.

Storia dei Gradient Factors e del Modello Bühlmann

Il concetto di gradient factors si basa sul modello Bühlmann ZH-L16, sviluppato negli anni ’80 dal fisiologo svizzero Dr. Albert Bühlmann. Questo modello calcola i limiti di saturazione dell’azoto nei tessuti del corpo umano per stabilire i tempi di decompressione. Tuttavia, il modello originale non prevedeva la personalizzazione per diversi subacquei o ambienti d’immersione.

Negli anni ’90, per superare questi limiti, Erik Baker ha introdotto i gradient factors nei computer subacquei. Questa innovazione consente oggi ai subacquei di modificare le impostazioni di decompressione e migliorare la sicurezza in modo personalizzato.

I gradient factors consentono ai subacquei di modificare i limiti del modello Bühlmann, rendendo la decompressione più conservativa o più aggressiva, secondo le proprie preferenze o condizioni specifiche dell’immersione.

Come Funzionano i Gradient Factors nei Computer Subacquei

Il modello di Bühlmann utilizza un parametro chiamato M-value, che rappresenta la massima pressione dell’azoto che un tessuto può tollerare senza formare bolle pericolose. Più il subacqueo si avvicina a questo valore durante la risalita, maggiore è il rischio di malattia da decompressione (MDD).

I gradient factors permettono di impostare un margine di sicurezza sul modello Bühlmann tramite due valori: GF basso e GF alto. Questi influenzano rispettivamente le tappe di decompressione in profondità e la risalita finale:

  • GF basso: Imposta un limite inferiore per la decompressione nelle tappe profonde. Un valore più basso rende le tappe più conservative, riducendo il rischio di formazione di bolle.
  • GF alto: Controlla l’approccio al limite teorico di decompressione (M-value) durante la risalita. Un valore alto permette una risalita più veloce, ma con maggior rischio.

Ad esempio, impostando un gradient factor di 30/85, il subacqueo manterrà una decompressione conservativa nelle tappe profonde e moderata verso la superficie. Ogni impostazione può influenzare la durata totale della risalita e il livello di sicurezza.

Questi fattori influenzano la durata delle tappe di decompressione e la velocità di risalita. Un settaggio di gradient factors più conservativo (ad esempio, 20/70) prolunga le soste e riduce il rischio di bolle, mentre una configurazione più aggressiva (come 50/90) consente risalite più rapide e meno tappe.

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Uso dei Gradient Factors nei Computer Subacquei Moderni

Oggi, molti computer subacquei avanzati, come Shearwater, Suunto e altri modelli per la subacquea tecnica, permettono di impostare i gradient factors. I gradient factors sono particolarmente importanti nelle immersioni tecniche o profonde, dove i subacquei effettuano soste di decompressione prolungate. Consentono al subacqueo di personalizzare i calcoli di decompressione in base alle condizioni fisiche, alla lunghezza e profondità dell’immersione, e alle condizioni ambientali come temperatura e corrente. Questa flessibilità aiuta a bilanciare la sicurezza con la durata complessiva dell’immersione. I gradient factors aiutano i subacquei a personalizzare i calcoli di risalita e minimizzare i rischi legati alla decompressione.

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Configurazione dei Gradient Factors

Impostare i gradient factors in modo corretto richiede una comprensione delle caratteristiche dell’immersione e delle proprie esigenze di sicurezza. Ecco alcuni esempi di configurazioni comuni:

  • GF 30/85 (Conservativo): Ottimo per i subacquei che vogliono aumentare la sicurezza nelle immersioni profonde, con tappe più prudenti in profondità e moderate verso la superficie.
  • GF 50/80 (Bilanciato): Una configurazione bilanciata che rappresenta un buon compromesso tra sicurezza e durata delle tappe.
  • GF 70/90 (Aggressivo): Adatto a subacquei esperti, con tempi di decompressione più brevi ma un rischio maggiore, avvicinandosi al limite del modello Bühlmann.

Per impostare i gradient factors nel tuo computer subacqueo, entra nelle impostazioni di decompressione e seleziona il GF basso e il GF alto in base alle tue preferenze di immersione e sicurezza.

Come Scegliere i Gradient Factors Correttamente

La scelta dei gradient factors dipende da fattori come l’esperienza del subacqueo, la profondità dell’immersione e le condizioni ambientali. È sempre meglio iniziare con valori più conservativi e valutare l’impatto sulla durata e sicurezza. Modifica gradualmente i gradient factors man mano che acquisisci esperienza, tenendo sempre conto delle condizioni della singola immersione.

È importante ricordare che non esiste un settaggio “universale”. Ogni subacqueo dovrebbe testare diverse configurazioni in ambiente controllato, osservando attentamente le proprie sensazioni e il comportamento del corpo durante la decompressione.

Conclusione

In sintesi, i gradient factors nei computer subacquei sono uno strumento essenziale per una decompressione sicura e personalizzabile. Imparare a configurare i gradient factors correttamente ti permetterà di bilanciare sicurezza e durata delle immersioni tecniche. Utilizza questi parametri con attenzione e consulta sempre un esperto o un istruttore qualificato prima di apportare modifiche significative.

Alberto Tumminelli

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