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Cura e pulizia dell’attrezzatura subacquea

Ogni volta che ci immergiamo, in qualità di subacquei, abbiamo bisogno di diversi elementi di equipaggiamento, tutti indispensabili e tutti ben funzionanti.

Cura e pulizia dell’attrezzatura subacquea
– Cura e pulizia dell’attrezzatura subacquea

ATIS Diving Club, in qualità non solo di scuola subacquea di Verona che rilascia ogni anno circa 50 brevetti grazie allo svolgimento di corsi sub riconosciuti a livello internazionale, ma anche in veste di diving centre a cui si rivolgono in ogni stagione molti appassionati turisti del Lago di Garda, si prende cura di tutto ciò che compone l’equipaggiamento dei sub in fase di formazione o escursione.

La corretta pulizia e manutenzione dell’attrezzatura da immersione non è unicamente una questione di sicurezza, come chiaro che sia primariamente, ma anche una garanzia di durevolezza dei materiali che possono accompagnare un diver (o un diving, nel nostro caso) anche fino ad un paio di decenni!

Quindi, anche se in vacanza potrai semplicemente noleggiare la tua attrezzatura subacquea – come il servizio che offre appunto ATIS Diving Club sul Lago di Garda; è facile che anche tu abbia fatto qualche “investimento” economico acquistando del materiale personale, ma sai occupartene?

Proprio per non cadere nell’incuria del proprio equipaggiamento da immersione, la stessa formazione dei futuri divers di ATIS prevede all’interno della didattica NADD (link: http://www.naddeurope.com/) gli accorgimenti utili alla cura degli accessori, vestiario ed equipaggiamento subacquei. Ripassiamo e riassumiamo questi interessanti passaggi scorrendo tutta l’attrezzatura da sub facendo prima delle considerazioni di carattere generale che valgono per tutto ciò che un diver può portarsi in immersione:

Alcuni elementi naturali presenti nell’acqua stessa possono sostanzialmente contribuire a rovinare la nostra attrezzatura da sub. Quelli che solitamente vengono in mente per primi sono la salsedine e la sabbia, tuttavia, anche l’acqua dolce del lago non è da sottovalutare, come anche l’acqua della piscina in cui si fanno le prime prove, per via ovviamente del cloro aggiunto al suo interno.

Sempre, sempre, sempre, risciacquare con acqua corrente dolce pulita di composizione più neutra (a livello di PH, di agenti inquinanti ed altri elementi) e, cosa da non tenere in poco conto, priva di odore.

Piccolo utile consiglio:

se appena concludi l’immersione non ti è possibile lavare l’equipaggiamento sarà sufficiente cercare di mantenerlo umido, così da evitare che componenti “dannosi” dell’acqua, come la salsedine, si secchino rendendone più difficile la successiva completa rimozione.

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Corso Nitrox

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L’aria arricchita, nota anche come nitrox o EANx, contiene meno azoto dell’aria normale. Respirare meno azoto…

Vedi Corso

Ricorda altresì che l’attrezzatura subacquea, una volta asciugata, va riposta in posto non umido e fresco.

Ultima considerazione che vale per tutto l’equipaggiamento subacqueo:

Mai esporre l’attrezzatura alla luce diretta del sole per far asciugare o riporla vicino a fonti di calore.

Detto ciò, sebbene prendersi cura dell’attrezzatura subacquea sia alquanto semplice, ci sono dei punti fissi che vale la pena di adottare per mantenerla al meglio. Passiamo dunque ad una rapida carrellata sulla manutenzione dell’equipaggiamento da immersione punto per punto:

Pinne

Nel caso delle pinne ricordati di:

RIPORRE LE PINNE IN ORIZZONTALE E AL ROVESCIO
In questa posizione la pala della pinna non potrà piegarsi, preservandone la funzionalità mentre pinneggi.

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IMMERSIONE RELITTO “COLTRI” Lago di Garda

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Semplice immersione sotto l’aspetto della profondità in quanto il relitto Coltri, denominato anche Airone, giace a circa 6…

Se ne disponi, INSERISCI L’APPOSITO INSERTO NELLE SCARPETTE
Così da non correre il rischio di deformarle, mantenendo la loro vestibilità.

Maschera

Per quanto riguarda la maschera abbi cura di:

RIPORRE LA MASCHERA NELLA SUA CUSTODIA
Per far sì che venga mantenuta la sua forma ergonomica, quindi attento a:

NON SCHIACCIARE LE PARTI IN SILICONE

Snorkel o Boccaglio


Se lo utilizzi adotta la stessa accortezza fondamentale per la maschera, ovvero:

NON SCHIACCIARE LE PARTI IN SILICONE
Sempre per mantenerne la forma e l’ergonomia.

Muta Umida


Qualsiasi sia lo spessore della muta che utilizzi, dopo le tue immersioni ricorda di:

RISCIACQUA LA MUTA CON CURA SIA L’ESTERNO CHE L’INTERNO
Oltre ad eliminare gli elementi corrosivi, o comunque dannosi, dell’acqua in cui hai effettuato l’immersione, abbi sempre cura di pulire anche la parte interna della muta per rimuovere il tuo stesso “materiale organico” e altro eventuale materiale proveniente dall’ambiente esterno sopra e sotto acqua.

RIPONI LA MUTA APPESA AD UNA GRUCCIA
NON LASCIARE LA MUTA PIEGATA A LUNGO
Questi due accorgimenti hanno lo scopo di preservare la forma della tua muta e l’integrità del neoprene di cui è fatta, sul quale possono restare i segni delle pieghe, creando così dei punti di assottigliamento.

Muta Mutastagna


Ci sono degli accorgimenti in più se usi una muta stagna:

FAI ASCIUGARE LA MUTA “A TESTA IN GIÙ”
FAI REVISIONARE LE VALVOLE UNA VOLTA L’ANNO
LUBRIFICA PERIODICAMENTE LA CERNIERA
Utilizza prodotti consoni. Ad esempio: paraffina per cerniere in bronzo e silicone per quelle in poliuretano.

Calzari, Guanti e Cappuccio

Valgono le stesse regole della muta in generale, dunque:

SCIACQUA SIA L’ESTERNO CHE L’INTERNO
NON LASCIARLI PIEGATI PER LUNGO TEMPO

Bombola

Un periodico controllo dell’esterno della bombola, avendo un occhio di riguardo per la parte sottostante il fondello di gomma, in cerca di eventuali segni di corrosione o danneggiamento è sempre una buona norma da seguire.

G.A.V

Sempre da revisionare annualmente in un centro specializzato, per il tuo G.A.V. ricorda:

SCRICA L’ACQUA RIMANSTA ALL’INTERNO DEL G.A.V.
Per farlo basta capovolgerlo e premere il pulsante dello scarico dell’aria del corrugato.

IMMETTI UN PO’ DI ARIA ALL’INTERNO DEL G.A.V. SE LO RIPONI PER LUNGI PERIODI
In questo modo eviterai che le pareti della camera d’aria interna si incollino fra loro.

Erogatori

Per la pulizia post immersione dei tuoi erogatori tieni presente di:

MEGLIO SCIACQUARE GLI EROGATORI MENTRE SONO CONNESSI ALLA BOMBOLA ED IN PRESSIONE
Se non fosse possibile, dopo averli scollegati, sarebbe consigliabile IMMERGERLI ALL’INTERNO DI UN CONTENITORE
Comunque sia per il risciacquo degli erogatori NON UTILIZZARE UN GETTO DI ACQUA FORTE
NON FAR ENTRARE ACQUA NEL CONDOTTO DI PASSAGGIO DELL’ARIA
Per evitare ciò utilizza semplicemente il cappuccio di protezione del primo stadio e non premere il pulsante di erogazione in fase di pulizia.

NOTA BENE: REVISIONE ATTREZZATURA DA TECNICO SPECIALIZZATO

Se tenere a mente le buone norme per la cura e la pulizia è importante per la tua attrezzatura da immersione, fondamentale è anche recarsi da tecnici specializzati una volta l’anno per la revisione di erogatori, G.A.V. e parte interna della bombola con annessa rubinetteria.

Avrai sempre garantite delle immersioni sicure da goderti in assoluta tranquillità.

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