“Ma è vero che le tabelle us navy permettono di fare prima l’immersione meno profonda e poi quella più profonda? E come influiscono sulla scelta tra prima immersione profonda o prima shallow?”
Questa domanda è emersa durante una delle nostre serate al diving center, quando un gruppo di subacquei esperti ha iniziato a discutere sui profili di immersione. Come spesso accade nel nostro gruppo, quello che sembrava un argomento semplice si è trasformato in un dibattito tecnico affascinante che merita di essere approfondito.
Il quesito che ha scatenato tutto
Era una di quelle serate perfette: appena tornati da una bella immersione, seduti al tavolino con una birra fresca in mano, ancora con i capelli quasi bagnati e l’adrenalina della giornata sott’acqua che scorreva nelle vene. Come spesso accade nel post-immersione, la conversazione si è naturalmente spostata sulla tecnica.
Si è iniziato parlando dei computer subacquei e dei loro algoritmi, poi qualcuno ha tirato fuori le tabelle di decompressione, e alla fine Marco (nome di fantasia), un subacqueo con oltre 200 immersioni all’attivo, ha posto la domanda che ha scatenato tutto: “Ma è vero che secondo le tabelle si può fare prima l’immersione meno profonda e poi quella più profonda? Il mio istruttore mi ha sempre insegnato il contrario, ma studiando le tabelle mi sembra matematicamente possibile…”
Ecco la risposta completa che merita questo intelligente quesito.
La verità tecnica: cosa dicono realmente le tabelle
Le tabelle non mentono mai
Marco aveva ragione dal punto di vista matematico: le tabelle us navy e tutte le altre tabelle di varie didattiche permettono effettivamente profili invertiti in determinate condizioni. Non è una leggenda metropolitana della subacquea, ma una realtà tecnica documentata.
Esempio pratico con tabelle NADD
Analizziamo un caso concreto utilizzando la tabella NADD:
Profilo tecnicamente possibile:
- Prima immersione: 15 metri per 25 minuti → gruppo D
- Intervallo superficie: 3 ore → passaggio al gruppo B
- Seconda immersione: 21 metri per 41 minuti (secondo tabella nadd per gruppo B) → matematicamente permesso dalle tabelle
“Ma allora perché ci insegnano sempre il contrario?” ha incalzato Marco.
Perché la didattica moderna insegna “prima profonda”
1. Il principio di semplicità: una regola d’oro
Qui entra in gioco uno dei concetti più importanti della formazione subacquea moderna: è meglio imparare una regola semplice e sicura che dover cambiare approccio periodicamente con possibilità di errore.
Pensateci: in superficie, magari dopo una lunga giornata di immersioni, con il sole che picchia e la stanchezza che si fa sentire, cosa preferite?
- Opzione a: ricordare la regola semplice “prima profonda, seconda meno profonda”
- Opzione b: calcolare ogni volta gruppi di pressione, tempi di superficie e verificare se è possibile invertire il profilo
La risposta è ovvia. La semplicità salva vite.
2. Margini di sicurezza: quando “possibile” non significa “consigliabile”
Le tabelle us navy furono sviluppate negli anni ’50 per giovani militari in perfetta forma fisica, sottoposti a rigorosi controlli medici. La subacquea ricreativa coinvolge persone di tutte le età, condizioni fisiche e livelli di esperienza.
La differenza tra possibile e consigliabile è il cuore della filosofia di sicurezza moderna.
3. La gestione dell’azoto residuo: i tessuti non leggono le tabelle
Anche quando le tabelle matematicamente permettono un profilo invertito, i nostri tessuti continuano a comportarsi secondo le leggi della fisica:
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Vedi Corso- I tessuti lenti rilasciano azoto per ore dopo l’immersione
- Esiste sempre una variabilità individuale nella decompressione
- Le micro-bolle silenti possono formarsi anche entro i limiti tabellari
Il valore delle domande intelligenti
Perché questi dibattiti fanno crescere
La domanda di Marco non era solo tecnica, era evolutiva. Questi momenti di confronto sono preziosissimi perché:
- Stimolano il pensiero critico invece dell’accettazione passiva
- Approfondiscono la comprensione dei principi fisici della subacquea
- Rafforzano la sicurezza attraverso la consapevolezza
- Creano una comunità di subacquei pensanti
“Non accettare mai nulla senza capirne il perché” è uno dei pilastri della formazione subacquea di qualità.
La crescita attraverso il confronto
Durante quella serata al diving center, abbiamo tutti imparato qualcosa:
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- I principianti hanno capito che la subacquea ha basi scientifiche solide
- I subacquei esperti hanno approfondito aspetti tecnici spesso dati per scontati
- Gli istruttori hanno riflettuto su come spiegare meglio questi concetti
Quando è accettabile deviare dalla regola
Per i subacquei tecnici avanzati
Esistono situazioni specifiche in cui subacquei molto esperti possono considerare profili invertiti:
- Immersioni tecniche pianificate con software decompressivi avanzati
- Subacquei con centinaia di immersioni e perfetta padronanza delle tabelle
- Condizioni perfette e team altamente qualificato
- Mai oltre i 40 metri in ambito ricreativo
Il ruolo del computer subacqueo
I moderni computer subacquei calcolano in tempo reale l’assorbimento e l’eliminazione dell’azoto, offrendo maggiore flessibilità rispetto alle tabelle statiche. Tuttavia, anche con il computer, la regola “prima profonda” rimane la scelta più saggia per la subacquea ricreativa.
La risposta dell’istruttore esperto
Quando Marco ha posto la sua domanda, la risposta più onesta è stata:
“Hai ragione dal punto di vista tecnico, le tabelle lo permettono in alcuni casi specifici. Tuttavia, ti insegno il metodo conservativo perché:
- È più sicuro in qualsiasi situazione
- È universalmente applicabile senza calcoli complessi
- È lo standard riconosciuto della subacquea ricreativa mondiale
- Ti abitua a ragionare sempre in modo conservativo
- Riduce drasticamente il rischio di errori operativi”
Le eccezioni che confermano la regola
Quando la flessibilità è necessaria
Esistono rare situazioni in cui la rigidità può essere controproducente:
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- Condizioni meteomarine in peggioramento che consigliano di abbreviare la giornata
- Problemi logistici che modificano la pianificazione originale
- Emergenze che richiedono adattamento immediato
Anche in questi casi, però, la priorità rimane sempre la sicurezza massima.
Conclusioni: la saggezza della semplicità
Una regola che salva vite
La regola “prima profonda, seconda meno profonda” non è nata dalla pigrizia o dall’ignoranza tecnica. È il risultato di decenni di esperienza, analisi di incidenti e ricerca scientifica.
È una regola che:
- Funziona sempre, in qualsiasi condizione
- È facile da ricordare anche sotto stress
- Massimizza la sicurezza con il minimo sforzo cognitivo
- Permette di concentrarsi su altri aspetti dell’immersione
Il valore del pensiero critico
La domanda di Marco ha dimostrato qualcosa di fondamentale: i migliori subacquei non sono quelli che seguono ciecamente le regole, ma quelli che le comprendono profondamente.
Continuate a fare domande, a discutere, a confrontarvi. Ogni quesito intelligente è un mattone che costruisce una comunità subacquea più consapevole e sicura.
L’invito al confronto
La prossima volta che siete al diving center, al bar dopo le immersioni o durante un viaggio subacqueo, non abbiate paura di porre domande tecniche. Potrebbero sembrare banali, ma spesso nascondono approfondimenti preziosi.
Ricordate: nella subacquea, come nella vita, è meglio una regola semplice e sicura che mille eccezioni pericolose.
Questo articolo nasce da una discussione reale tra subacquei appassionati. Se anche voi avete quesiti tecnici o esperienze da condividere, la comunità atis è sempre pronta ad approfondire insieme. Perché crescere nella subacquea significa crescere in sicurezza.
Riferimenti e approfondimenti
- Tabelle di decompressione nadd basate su us navy
- Principi di fisiologia della decompressione
- Standard di sicurezza della subacquea ricreativa moderna
- Analisi statistica degli incidenti decompressivi
Per ulteriori approfondimenti tecnici, consultate il vostro istruttore di fiducia o partecipate ai nostri corsi avanzati di teoria della decompressione.
Leggi anche: Come leggere le tabelle di decompressione
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