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La corretta compensazione: evitare problemi all’orecchio in immersione.

La compensazione è un argomento delicato per ciascun subacqueo, ma altresì per coloro che sono appassionati di apnea, soprattutto se neofiti. È importante quindi che la compensazione sia corretta e l’orecchio non diventi un problema tale da impedire l’immersione.

La corretta compensazione: evitare problemi all’orecchio in immersione.
– Evitare problemi all’orecchio in immersione

La variazione di pressione mentre ci si immerge a profondità sempre maggiori può causare disagio, e nella peggiore delle ipotesi, anche dolore all’orecchio, tanto da rendere impossibile l’immersione. Il medesimo fastidio o sofferenza che possono verificarsi durante la risalita. La bella notizia è che il barotrauma dell’orecchio e dei seni paranasali si può prevenire con una corretta educazione e un po’ di buon senso.

Le Didattiche internazionali e la Dan (Divers Alert network) Europe, conducono continuamente ricerche scientifiche per rendere l’immersione sempre più sicura.

Qualche consiglio utile per subacquei e apneisti.

La prevenzione: impariamo la corretta compensazione

  • Prova la compensazione prima di entrare in acqua o effettuare la discesa; assicurati di sentire il caratteristico click in entrambe le orecchie, a conferma dell’apertura delle trombe di Eustachio;
  • Effettua la discesa lentamente e compensa in posizione eretta; se necessario, estendi il collo guardando in alto per facilitare l’apertura delle trombe di Eustachio;
  • Inizia a compensare subito e spesso (ogni 0,3 – 0,5 metri) fino a raggiungere una profondità di 2-3 metri;
  • Se non riesci a compensare e senti dolore o fastidio durante la discesa, risali lentamente fino a che il fastidio è attenuato e prova di nuovo a compensare;
  • È importante non forzare la compensazione e non effettuare una discesa senza aver compensato orecchi e seni paranasali;
  • Non immergerti se hai il raffreddore o se sei congestionato;
  • Evita di usare tappi per le orecchie non ventilati o cappucci troppo stretti, che non lasciano entrare aria e acqua nell’orecchio esterno;
  • Se avverti dolore o fastidio, fermati o scendi lentamente (o rivolgere l’orecchio interessato verso il basso) ed usare una delle tecniche di compensazione per aprire le tube di Eustachio;
    effettua la risalita il più lentamente possibile. Se non riesci ancora a compensare dovrai interrompere l’immersione e raggiungere la superficie.

Se hai avuto problemi di compensazione in una precedente immersione, non dovresti immergerti fino alla risoluzione del problema: potrebbe essere un segno di una condizione preesistente, ad esempio un’infezione o un’allergia. Alcuni subacquei usano spray nasali o farmaci per via orale nel tentativo di ridurre il gonfiore delle mucose e facilitare la compensazione di orecchio e seni paranasali. Tuttavia, l’effetto di questi farmaci può svanire in profondità, causando problemi durante la risalita.

Tecniche di compensazione

Sebbene i problemi all’orecchio possano essere causati da un raffreddore, è anche possibile che il subacqueo non stia usando le corrette tecniche di compensazione. Come subacqueo, dovresti conoscere, praticare e usare le tecniche o manovre di compensazione che funzionano meglio su di te:

  • Valsalva: espira tenendo chiusi contestualmente naso e bocca;
  • Toynbee: deglutisci tenendo bocca e naso chiusi (consigliata durante la risalita);
  • Frenzel: naso chiuso come in Valsalva, ma spingendo la punta della lingua contro l’arcata dentaria inferiore;
  • Lowry: Valsalva e Toynbee – deglutisci mentre tieni chiuse le narici con le dita e spingi delicatamente aria fuori dal naso;
  • Edmonds: Valsalva e Frenzel, mentre sporgi la mandibola in avanti;
  • Mista: deglutisci e muovi la mandibola (consigliata durante la risalita).

Quando la differenza di pressione tra orecchio medio e ambiente esterno aumenta, compensare diventa sempre più difficile. Le compensazioni dolci e frequenti sono le più efficaci e c’è una probabilità minore che possano causare lesioni rispetto a compensazioni forzate, specie dopo aver avvertito un dolore significativo.

Per molti subacquei, la migliore soluzione è combinare più tecniche di compensazione. Visto che il percorso verso i seni paranasali è normalmente aperto, la loro compensazione non richiede particolari manovre.

Possibili cause di difficoltà nella compensazione

  • Raffreddore recente o congestione;
  • Storia pregressa di infezioni all’orecchio, anche gravi;
  • Storia pregressa di setto nasale deviato o naso rotto, con maggiori difficoltà a compensare velocemente un orecchio o i seni paranasali di un lato rispetto all’altro;
  • Alcune allergie possono causare ispessimento delle membrane mucose o facilitare la formazione di polipi nasali, con chiusura parziale o completa di una via aerea nasale. Un subacqueo con una simile storia medica pregressa dovrebbe richiedere il consulto di un medico specialista in otorinolaringoiatria (ORL) o di un allergologo.
Francesco

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