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Cosa fare prima di un’immersione

Questa stagione, grazie anche al nuovo ATIS Diving Centre a Lido Campanello sul Lago di Garda e alla relativa grande novità di ATIS Beach (di cui puoi leggere nel precedente articolo ATIS BEACH: un progetto fuori dall’acqua), fra i molti turisti e i tanti nuovi allievi è stata e si prevede essere ancora molto ricca e attiva.

Cosa fare prima di un’immersione

Da ciò arriva lo spunto perfetto per ricavare qualche pratico consiglio utile a tutti i divers.

Quindi, per coloro che effettuano escursioni subacquee sia affidandosi ad un diving center che in maniera autonoma, facendo rigorosamente fede agli insegnamenti tratti dalla didattica NADD ecco qui di seguito ciò che ATIS Diving Club segue e impartisce come punti fondamentali per l’organizzazione da terra e su cosa è bene fare prima di procedere a un’immersione.

Impara a pianificare

Cosa valida per qualsivoglia escursione subacquea: ESSERE PREPARATI.

Ciò è possibile solamente grazie ad una corretta pianificazione ed una conseguente organizzazione. Lo scopo è escludere il più possibile l’insorgere di problematiche che potrebbero già dalla superficie costringerci a rinunciare all’immersione oppure il presentarsi di imprevisti che non siamo preparati ad affrontare.

Verifica i dettagli dell’attività che stai per svolgere per prepararti ad aggirare o superare tranquillamente i possibili ostacoli e svolgere così la tua immersione in modo non solo sicuro, ma anche sereno e, non da meno, appagante.

Studia il luogo dell’immersione

Stabilito il sito in cui avverrà l’immersione cerca di valutarne anche uno alternativo, di modo che, qualora le condizioni meteo dovessero variare, non dovrai rinunciare alla tua escursione.

Naturalmente, nel caso ti affidassi ad un diving centre, non spetterà a te reperire informazioni sul luogo di immersione come temperatura dell’acqua, presenza di correnti, tipologia di fondale, regolamenti locali o altro poiché sono aspetti dell’immersione che ti verranno direttamente forniti.

Se invece fossi tu ad organizzare l’uscita cerca di conoscere questi dettagli e di reperirli da fonti attendibili.

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Potresti ad esempio contattare dei locali subacquei esperti.

Ad ogni modo cerca di non limitarti alle sole ricerche in internet (comunque sempre produttive), perché dei dettagli potrebbero essere mancanti o addirittura errati. Tieni inoltre presente che è possibile consultare delle pubblicazioni ufficiali e delle carte nautiche per andare sul sicuro!

NOTA BENE: Non tralasciare di prevedere un piano per le emergenze.

Assicurati di avere:

  • accesso ad un’unità di ossigeno
  • numeri per le emergenze
  • conoscenza degli ospedali vicini
  • accesso alla camera iperbarica

Controlla l’attrezzatura

Ovviamente, se utilizzerai dell’attrezzatura subacquea di tua proprietà, questa andrà controllata prima del giorno dell’immersione.

Il consiglio, infatti, è proprio quello di farlo con anticipo, in modo da prevedere tempo a sufficienza per eventuali manutenzioni (da eseguire con scrupolo seguendo le giuste “scadenze” affidandosi a professionisti di centri tecnici specializzati) o riparazioni.

Nel caso in cui l’attrezzatura subacquea venisse presa a noleggio da un diving centre è buona norma effettuare delle verifiche su ciò che è possibile controllare.

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Semplice immersione sotto l’aspetto della profondità in quanto il relitto Coltri, denominato anche Airone, giace a circa 6…

L’incoraggiamento è di eseguire i seguenti accertamenti:

  • BOMBOLA
    Innanzitutto, la data della scadenza della revisione è ben visibile, quindi appura che sia ancora valida. Poi, appena l’avrai aperta con il gruppo erogatori collegato, prendi una boccata di aria per assicurati di non sentire alcun sapore (in caso contrario l’aria all’interno della bombola potrebbe essere inquinata e rappresentare un grave rischio per la tua salute).
  • EROGATORI
    Verifica che, una volta collegati gli erogatori alla bombola, non vadano in erogazione continua o autoerogazione (controlla che quando respiri la lancetta del manometro non oscilli). Osserva i boccagli per vedere se sono integri e ti garantiscono quindi di poter essere tenuti in bocca saldamente.
  • ATTACCO EROGATORI
    Che l’attacco sia INT oppure DIN, guarda che l’O-Ring sia intatto.
  • RUBINETTO
    Sfruttando sia l’udito che il senso del tatto puoi provare a sentire se non ci sia perdita di aria dal rubinetto.
  • FRUSTE
    In questo caso va fatta semplicemente una verifica visiva per accertarsi che siano in buono stato.
  • CORRUGATO
    Una volta collegata la frusta del corrugato al G.A.V. e aperta la bombola appura che il tuo jacket si gonfi e sgonfi debitamente.

Il compagno di immersione

Rimarcato ciò, il principio fondamentale per un’immersione sicura e soprattutto piacevole per entrambi, non tralasciare mai di fare un accurato briefing con il tuo compagno una volta giunti nel punto di immersione.

Definite insieme sia il punto di entrata che di uscita dall’acqua, delineate il percorso da seguire durante l’immersione, ripassate i segni per comunicare quando sarete immersi, stabilite i limiti di profondità, di tempo, di riserva aria con cui risalire e ripassate le procedure da seguire in caso di separazione dal compagno.

Il comportamento in barca

Ovviamente, non tutti i punti di immersione sono raggiungibili da riva, pertanto si potrebbe rendere necessario l’utilizzo di un’imbarcazione.

Per cominciare, in questo caso, presta attenzione a seguire le indicazione che ti verranno fornite dal personale di bordo o dal comandante. Non sono “pignolerie”, ma le modalità per garantire sicurezza e una buona navigazione ai passeggeri.

Inoltre, per essere davvero pronti, discuti anticipatamente con il responsabile dell’immersione quale tecnica dovrai adottare per entrare e uscire dall’acqua, poiché variano a seconda del tipo di imbarcazione.

Se invece utilizzi una piccola barca (o gommone) per andare ad immergerti con degli amici è buona norma lasciare qualcuno a bordo che sia informato del piano dell’immersione e dell’orario previsto di risalita. Comunicare queste informazioni (destinazione dell’immersione e orario di rientro) anche a qualcuno a terra, lasciandole possibilmente per iscritto, è un semplice ed efficace modo di dare l’opportunità a qualcuno di avvertire i soccorsi in caso di necessità.

Ultimo consiglio: saper rinunciare

All’interno del testo di didattica NADD troviamo scritte queste sagge parole:

“Non esitare a rinunciare all’immersione se dovessero cambiare le condizioni meteo marine o se insorgessero problemi tecnici, fisici o logistici che potrebbero ridurre la sicurezza dell’immersione.”

Un vero subacqueo sa rinunciare, poiché un vero subacqueo sa che nulla è più importante della sicurezza. Un’immersione va affrontata con preparazione tecnica e propensione fisica, giacché è giusto che essa rappresenti un’attività ricreativa soddisfacente, appagante, meravigliante…e divertente!

Francesco

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